home All Shows About
 
 
Artist Online
 
facebook
myspace
Mx3

Mo Blanc
 
Katzenjammer
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
The Pussywarmers

 

Per coloro che ancora non conoscono i quattro ticinesi Poz, Paime, Raoul e Dug vi consigliamo caldamente di ascoltare “The Pussywarmers”. Hanno già conquistato i nostri cuori con il loro album di debutto uscito nel 2009 «My Pussy belongs to Daddy».

Ciò che i Pussywarmers presentano di volta in volta nei loro ormai quasi leggendari spettacoli fu già descritto in modo calzante come «un mix bizzarro tra un’atmosfera tombale, una crociera a bordo del Titanic nel 1912 e un rituale satanico, mescolato ad un idiota frequenza all'asilo ART BRUT». Al più tardi dopo la loro straordinaria esibizione pubblica al M4Music 2010, la cerchia di fan si è allargata definitivamente. Se a qualcuno sono rimasti ancora dubbi su chi siano, questi verranno fugati alla sola pronuncia della parola «VOODOO RHYTHM».
Proprio ora, nel mese di aprile 2011, i famosi Quattro hanno pubblicato il loro nuovo album dal titolo promettente «The Chronicles of the Pussywarmers». Stadtklang presenta qui in esclusiva tre assaggi del loro nuovo album.

Prendete poi una piovosa Domenica di novembre 2010, mettete i quattro uomini nel Kunsthaus di Zurigo e scatenateli sui flussi di visitatori della mostra più frequentata: Picasso e i Pussywarmers, non è solo un altro bizzarro mix ma una grande occasione di incontro con il pubblico.


No° 20.1 - Chanson D’Amour (Ce N’Est Pas Pour Moi)

 

Come al solito le reazioni dei sorpresi visitatori museali erano inizialmente contenute. Si potrebbe addirittura sostenere che alcuni si sentono disturbati durante la loro gita domenicale nel mondo dell’arte. Ma l’apparenza inganna! I Pussywarmers persistenti (in)cantano la sempre piú allungata coda di attesa. Poz si muove cantando tra i visitatori museali, gli coinvolge con il suo sguardo e lentamente si avventurano anche gli amici di Picasso e ci prendono gusto. Alcuni addirittura hanno il coraggio di ballare. E come ultimo colpo i Pussywarmers iniziano la marcia che fa scomparire completamente la coda.

 

No° 20.2 - La Marcia Dell’Amor Negato

 

Pablo sarebbe stato felice della marcia d’amore dei Pussywarmers! Alcuni volti perplessi rimangono tuttavia quando lasciamo il venerabile luogo per suonare l’ultima canzone sotto la pioggia. Sotto i colorati ombrelli guizzanti spuntano ogni tanto delle facce esaminando per un attimo il triste spettacolo. «When summer comes, we leave the curses behind. We’re laughing because we are afraid to cry.»

 

No° 20.3 - Stolen Heart

Ciò che sa fare Picasso, già da qualche tempo lo sanno fare i Pussywarmers: Alla fine ci mostrano - in quanto uomini disciplinati - come fare arte oggi. C’è da vedere se quest’introduzione basta, per diventare degli artisti. In ogni caso per i passanti in aggiunta alla musica venivano offerte piccole creazioni artigianali «da asporto»!

No° 20.4 - How To Make Art
 


Rimane pure un segreto, se i Pussywarmers, durante il loro appena concluso «Giro d’Italia», hanno potuto aggiungere l’uno o l’altro episodio alle loro croniche. Chi mai vorrebbe che gli venisse regalata l'arte dei Pussywarmers, la potrà trovare al Bundeshaus zu Wiedikon: Lì si trovano infatti «The Pussywarmers», la «band locale», che suona (all' incirca) ogni mese!